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| Libro Tisane |
Questo libro ha come scopo quello di creare una guida pratica e il più possibile completa sul mondo delle tisane.
A partire dalla definizione di tisana analizzeremo tutti gli aspetti inerenti alle ricette, agli ingredienti, alle loro proprietà e ai loro effetti benefici; soffermandoci in modo particolare sui loro effetti dimagranti e drenanti analizzeremo anche gli altri usi curativi:
- Cos’è una tisana? Un decotto? Un infuso? Un macerato?
- A cosa servono infusi e decotti?
- Quali sono i benefici delle tisane?
- Tisane fai da te.
- Come potenziare i benefici delle tisane?
- Estrazione a freddo delle tisane.
- La conservazione delle tisane
.- Quando assumere le varie tisane?
- Assunzione consapevole delle tisane.
- Ricette tisane dimagranti, drenanti e non solo.
Estratto:
Cos’è una tisana?
Una tisana è un infuso o un decotto di varie sostanze vegetali (tisana di camomilla, tisana di tiglio, ecc). Si ottiene tramite infusione o bollitura di varie parti (fiori, foglie, frutti, radice, corteccia e semi) di diversi tipi di piante. Gli infusi e i decotti, quindi, sono due tipologie (diverse) di tisane.
Cos’è un decotto?
Un decotto è una bevanda a base di sostanze vegetali bollite in acqua. A differenza di ciò che accade per l’infuso, il decotto si ottiene generalmente facendo bollire le parti più dure della pianta (ad esempio radice, corteccia e semi), che vengono immerse nell’acqua ancora fredda; l’acqua viene poi portata a ebollizione a fiamma bassa e il preparato viene poi lasciato sobbollire dolcemente per un tempo variabile. Il decotto prima di essere servito deve essere filtrato.
Ricapitolando il decotto è una preparazione liquida che si ottiene ponendo in acqua le parti vegetali che contengono uno o più principi attivi, portando ad ebollizione. L’ebollizione continua per diverso tempo e il processo, chiamato decozione, è adatto per estrarre i principi attivi da parti vegetali compatte (di natura lignea o meno) ad esempio:
legno di sandalo;
corteccia di ippocastano;
radici di echinacea, liquirizia, noce, ortica, rabarbaro, pungitopo;
foglie di carciofo, gingko, matè, noce, malva, ortica, verbasco;
cauli di equiseto;
bulbi di cipolla;
buccia di melanzana;
tallo di lichene;
frutti di biancospino, alchechengi, sorbo.
Cos’è un infuso?
Un infuso è una bevanda ottenuta facendo macerare in acqua bollente erbe o spezie, procedimento finalizzato a estrarre da queste ultime principi attivi, medicinali e aromatici (esempio: infuso di tè, infuso di camomilla, infuso di malva). Solitamente per preparare un infuso si utilizzano le parti più delicate della pianta (soprattutto fiori,foglie e frutti); queste, in forma essiccata, vengono immerse nell’acqua precedentemente portata a ebollizione.
Il tempo di infusione varia da erba a erba; prima di essere servito l’infuso deve essere filtrato. Si parla di infuso anche quando l’infusione di erbe, spezie e simili viene effettuata in alcol (esempio: infuso di rabarbaro).
A differenza del decotto, l'infuso è adatto per estrarre i principi attivi idrosolubili da tessuti vegetali più teneri, come erbe aromatiche, fiori, foglie o gemme, ad esempio da:
Lauro
Arancio
Tè
Assenzio
Malva
Melissa
Origano
Salvia
Camomilla
Sambuco
Timo
Finocchietto.
Se abbastanza tenere, si possono usare anche le radici di certe piante, come:
Rabarbaro
Genziana
Valeriana
Inoltre, l’infusione è il metodo migliore per estrarre principi attivi volatili o che possono essere alterati dal calore prolungato e intenso (cioè dalla decozione). Nell'infuso l'acqua bollente viene versata sulle erbe, che non vengono quindi bollite insieme all'acqua.
Cos’è un macerato?
Il macerato si prepara versando acqua a temperatura ambiente sulle erbe scelte. Si lascia macerare per un periodo variabile da qualche ora fino a 30 giorni, in base all’erba che abbiamo usato, agitando ogni giorno il contenitore ben sigillato. Il liquido dovrà essere poi filtrato e conservato al buio e in un luogo fresco, dentro recipienti di vetro ben chiusi. Se il macerato è stato fatto con l’acqua va bevuto entro le 24 ore.
A cosa servono infusi e decotti.
Gli effetti prodotti dalle tisane, siano esse infusi o decotti, non sono risolutivi per una determinata affezione, soprattutto se si parla di patologia cronica, ma sono utili a ridurre la sintomatologia e contribuiscono alla prevenzione di altri disturbi.
L’assunzione delle tisane terapeutiche è consigliata 3-4 volte al giorno, solitamente a stomaco vuoto, tranne nel caso in cui contengano sostanze con effetti irritanti per la mucosa gastrica o intestinale.
Tra i disturbi che si possono prevenire o curare con le tisane vi sono:
Cattiva digestione
Insonnia
Agitazione e ansia
Difficoltà ad urinare
Stipsi o diarrea
Tosse grassa
Colite
Dismenorrea
In alcuni casi, le tisane vengono usate anche come adiuvanti della terapia farmacologica per malattie croniche come:
Diabete
Ipertensione
Epatite
Insufficienza epatica
Litiasi renale
Insufficienza renale
Decotto
Il decotto è particolarmente utile per smorzare i sintomi acuti di un malessere o di una malattia, perché i principi attivi sono assorbiti in maniera rapida dall’organismo. Inoltre, possono essere anche destinati ad uso topico.
Infuso
Come il decotto, anche l’infuso è utile a prevenire e curare alcuni disturbi sia acuti che cronici. Tuttavia, l’infuso si presta anche ad essere consumato senza perseguire uno scopo terapeutico. Con tempi di infusione molto brevi (2-3 minuti), si possono liberare solo i principi aromatici e gustare così una bevanda piacevole.
Le tisane commerciali, infatti, non sono considerate tisane terapeutiche perché il loro tempo di infusione è sufficiente solo ad estrarre le sostanze aromatiche e non i principi attivi. Un esempio di questo utilizzo è l’infuso di foglie di tè (tè nero, tè verde, tè aromatico). Se l’infusione delle foglie di tè si prolunga per un tempo sufficiente ad estrarre tutti i principi attivi, invece, si ottiene un effetto eccitante.
Benefici delle tisane
Le tisane, in generale, aiutano a:
contrastare alcuni fastidi acuti o cronici;
prevenire certi disturbi.
Ogni erba o parte vegetale impiegata per la preparazione ha specifiche proprietà, che derivano dai principi attivi contenuti. Si ottengono, dunque, benefici diversi in base alla pianta impiegata. Esistono, infatti, tra le altre:
tisane rilassanti
tisane calmanti
tisane depurative
tisane drenanti
tisane brucia grassi
tisane disintossicanti
Inoltre, il metodo di preparazione di una tisana influisce anche sull’effetto che essa produce nell’organismo, cioè a partire dalla stessa parte di una pianta si possono ottenere effetti diversi a seconda che il principio attivo sia estratto per decozione o per infusione, ad esempio:
l’infuso di equiseto è diuretico;
il decotto di equiseto è rimineralizzante.

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